top of page
Search

DOLLY NOIRE: INTERVISTA A DANIELE CREPALDI

  • Nicolò Schiara
  • Apr 16, 2018
  • 5 min read

E' da un po' di tempo che seguo con interesse la crescita di un brand di abbigliamento che lega perfettamente la moda e la musica. Sto parlando di Dolly Noire, marchio nato nel 2013 da una forte passione per lo streetwear.


E' la storia di quattro amici, che si conoscono sin dall'infanzia e che hanno saputo realizzare il loro sogno grazie alla loro intraprendenza, al duro lavoro e alla voglia di mettersi in gioco.

La Pecora Nera è diventato in pochi anni un brand amato da molte persone, artisti, sportivi, musicisti e ho voluto farmi raccontare un po' della loro realtà da Daniele Crepaldi, uno dei quattro fondatori.





Dolly Noire è un esempio per tutti coloro che hanno un'idea. Malgrado l'Italia stia fronteggiando ormai da tempo una crisi economica che sembra spaventare tutti coloro che vogliono avviare una propria attività, il vostro brand è il sintomo che se si hanno idee nuove, coraggio e caparbietà ce la si può fare a realizzare i propri progetti. Voi avete iniziato da giovanissimi: che consiglio dareste a tutti coloro che hanno ambizioni simili alle vostre?


E' vero, la situazione in Italia non è delle migliori ma grazie al mio lavoro, girando e incontrando centinaia di persone, ti posso dire che esistono ragazzi e ragazze che hanno tanta voglia di fare, di mettersi in gioco e di trasformare le proprie passioni e capacità in qualcosa di concreto. Il nostro è un percorso molto lungo, per questo preferiamo dire che "ce la stiamo ancora facendo" piuttosto che "ce l'abbiamo fatta", proprio perché abbiamo creduto e tuttora crediamo che da una piccola cosa si possa partire per realizzare qualcosa di più grande. Il consiglio che mi sento di dare a tutti coloro che hanno un progetto o una passione è quello di condividerlo con degli amici, formando un team, confrontandosi per capire qual è il prodotto giusto da proporre, non solo nell'ambito dell'abbigliamento ovviamente, tutto questo per potersi ritagliare il proprio spazio nella scena in cui ci si vuole inserire. Quindi è vero che la vostra forza è sicuramente il fatto che alle spalle voi abbiate un team di persone che "condivide motivazione, che divide compiti e competenze". Cit. Gioele Castelvetere. Il vostro più che un team sembra una famiglia in cui viene valorizzato ogni singolo componente, anche grazie ai vostri social. Quanto influisce la scelta dei propri collaboratori e cosa ricercate in chi si approccia al vostro brand?


Quando abbiamo iniziato eravamo solo in 4 ora siamo più di 20. Più cresciamo, più ci rendiamo conto quanto sia fondamentale il lavoro di squadra e tutti hanno un ruolo fondamentale all'interno della nostra azienda. Generalmente ci aspettiamo dai nostri collaboratori un contributo che vada oltre al semplice "compitino", poiché crediamo ogni individuo possa apportare delle migliorie a un brand che fino a quattro anni e mezzo fa era sconosciuto e ora si sta imponendo sul mercato. Chi vuole entrare nel team deve avere la voglia di rompere gli schemi, mettersi in gioco e tanta voglia di crescere insieme al nostro brand.



Le release delle vostre collezioni sono sempre un successo, l'hype generato da quelle che verranno anche. Come nasce una vostra collezione?


Il genio che si cela dietro alle nostre collezioni è Gioele Castelvetere che insieme a me è uno dei quattro fondatori del marchio. Posso dire con certezza che ogni sei mesi Gioele viene folgorato da un qualcosa da cui poi trae ispirazione, una foto, un tema, uno stile. Solitamente quando ci presenta una prima bozza di progetto rimaniamo entusiasti e si innesca un meccanismo per cui iniziamo a pensare alle grafiche, alle varie collaborazioni che vogliamo attuare insieme alla realizzazione della nuova collezione. Questo è avvenuto per la collezione "Divina Commedia", "La Spazio-Tempo" e la collezione "Invictus" ispirata allo sport. Non voglio spolverare nulla sulla collezione dell'estate 2019 ma ha a che fare con un continente...


Sembra che tramite Instagram abbiate fatto breccia nei cuori di molte persone, arrivando a creare un vero e proprio contatto fra il brand e i suoi estimatori. Quanto è importante avere ben chiaro un percorso sui social per un brand come il vostro che si rivolge a ragazzi giovani e meno giovani?


Credo sia fondamentale oggi avere un buon rapporto con i social, bisogna sapersi muovere, senza spammare, con contenuti virali e di qualità. Un social di per sé serve a mettere in contatto le persone, per questo riteniamo che sia fondamentale il rapporto fra il nostro marchio e chi ci segue. Cerchiamo di rendere partecipi i nostri follower ogni giorno tramite le Stories, rispondendo ai messaggi in Direct, pubblicando i commenti di tutti coloro che ci dimostrano ogni giorno il loro affetto per Dolly. Tutto questo unito a una buona campagna di advertising può davvero fare la differenza per qualsiasi azienda in qualsiasi settore.


E il brand piace anche ad artisti Rap/Trap e sportivi che spesso scelgono di indossare le vostre collezioni. Sembra che Dolly Noire stia calcando l'onda travolgente del successo della musica Urban, vestendo personalità come Jake La Furia, Boss Doms e tanti altri. Scelta casuale o semplice pura voglia di dare il vostro contributo anche in quel settore?

Il mondo musicale è molto importante per il nostro marchio. Abbiamo sin da subito voluto collaborare con diversi artisti, soprattutto con Dj & Producer che ci permettono, come è avvenuto per il Dj di Slait a Berlino, di far conoscere il Brand anche all'estero. Negli artisti con i quali collaboriamo ricerchiamo qualcuno che esalti la collezione e il mood "Stay Brave". Spesso ci siamo focalizzati e diamo tuttora spazio agli artisti emergenti, che passano in poco tempo ad avere un grande successo anche grazie ai social.


Dolly Noire per il sociale. Una delle cose a mio parere più bella che abbiate fatto fino a ora è stato visitare i bambini dell' Istituto Giannina Gaslini di Genova. Ci volete raccontare com'è nata quest'idea, come l'avete vissuta e se ripeterete il tutto magari in altre strutture?


L'idea è nata grazie al contributo di un amico, Andrea Rock, speaker di Virgin Radio, che ci ha parlato di quest'iniziativa alla quale abbiamo voluto subito aderire. E' stata un'esperienza molto emozionante e i bambini ci hanno accolto con un calore e una gioia indescrivibile. Su YouTube abbiamo rilasciato un video che racconta tutta quella giornata. Stiamo organizzando un evento benefico il 2 Giugno all'Arena di Milano che ospiterà una sorta di Olimpiade per ragazzi disabili e saremo li' a supportare il tutto con il nostro progetto.

State esportando il vostro brand in giro per il mondo, arrivando sino in Giappone, nel quale aprirete un Corner Shop. Qual è la reazione che suscita il brand al di fuori del nostro paese?


L'idea di espanderci c'è e probabilmente questo processo inizierà dal 2019 in poi. Abbiamo sempre cercato di sfruttare al meglio tutte le occasioni che volente o no ci si presentavano e due anni fa abbiamo conosciuto questo distributore giapponese che si è innamorato del marchio e che sta costruendo una bella realtà, piazzando il brand in una decina di negozi, anche grazie a una buona campagna marketing sui Social. Siamo italiani e questa è una fortuna, dal momento che la moda italiana è sempre accolta con grande entusiasmo da tutti Dolly Noire ha suscitato molto interesse e speriamo di continuare così.


Se Dovessi fare una Top Five per Mamusick.com delle canzoni che ascolti al momento, quale sarebbe?


Io sono molto legato al Rap per cui ascolto principalmente quello. Mi sono bruciato l'ultimo album di Nitro e Vegas.

Per ricollegare il tutto al brand però mi sento di condividere con il magazine Mamusick.com la playlist che abbiamo pubblicato sul nostro sito dal titolo "I 10 pezzi Hip-Hop ispirati a Spazio Tempo". Ecco il link : https://www.dollynoire.com/blogs/dj-producing/10-pezzi-hip-hop-ispirati-a-spazio-tempo


 
 
 

Comments


  • Instagram Icona sociale
  • Facebook Icona sociale
  • Twitter Icon sociale
Follow Us
bottom of page